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© Tommaso Saccarola P.I. 03676940277

Carlo Scarpa

Scarpa, nel 1976, dichiarò di aver progettato il complesso Brion con l’intento di fare "un certo tipo di architettura da cui forse emana un senso di poesia per ragioni di carattere formale". Ho ricercato quelle ragioni formali, ho fotografato le composte e geometriche edificazioni in calcestruzzo nudo contrapposte alla plasticità delle forme degli elementi naturali accuratamente disposti, l'acqua e le piante selezionate; l’equilibrio nel contrasto tra i portici e le strutture chiuse e l’ampio spazio aperto, libero, che li circonda. Gli elementi naturali inseriti rendono l’opera di Scarpa un oggetto architettonico mutevole. Anche la struttura che ospita la statua della Partigiana di Murer, a Venezia, presenta simile contrapposizione: la marea che sale e scende, le onde che scalpitano attorno ai blocchi squadrati, stabili, dell’opera di Scarpa, le attribuiscono carattere costantemente mutevole